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L’Orto di Marzo

Si riparte!!!

Dopo il freddo dell’inverno…si torna finalmente alle semine in campo.

Marzo è uno dei mesi più importanti per i lavori dell’orto perché la temperatura diventa sempre più mite e in molte zone d’Italia non c’è più rischio di gelate invernali, sono diverse anche le coltivazioni che si possono cominciare in questo mese. Negli orti coltivati dove il clima è più favorevole si seminano gli ortaggi negli appezzamenti, direttamente sul terreno preparato tra autunno e inverno, mentre dove fa più freddo si iniziano le semine in semenzaio. Siamo nel mese in cui per tradizione si piantano le patate una degli ortaggi più coltivati in assoluto, tra i tuberi, in questo periodo si può piantare nel terreno anche il topinambur. A marzo possiamo continuare a seminare i bulbilli di aglio e le cipolle, se non sono stati piantati nei mesi precedenti è il momento giusto per farlo. Si inizia anche a seminare direttamente in pieno campo diverse verdure a foglia come bietole, coste, valeriana, spinaci, rucola, lattuga, cicoria da taglio e prezzemolo. Dove il clima è più rigido si può seminare sotto tunnel o coprire la notte con del TNT. In questo mese si seminano anche dei legumi come ceci, piselli fagioli e fave, sempre direttamente a dimora nelle aiuole dell’orto possiamo mettere anche rapanelli, barbabietola rossa e carote. Nelle zone temperate possono essere piantate in pieno campo anche zucca e zucchine, bisogna però fare attenzione a eventuali gelate tardive, se la temperatura scende sotto i 10 gradi rischia di bloccarsi la crescita e queste piante rimangono nane.

In semenzaio:

Approfittando del riparo, in coltura protetta, possiamo seminare un maggior numero di ortaggi, le piantine crescono bene e verranno poi trapiantate a primavera inoltrata. Ad esempio a marzo si seminano l’immancabile pomodoro, basilico, anguria, melone, cetriolo, zucca, zucchino, peperone, melanzana, cavolo verza, carciofi, sedano, prezzemolo.

Le fasi lunari e l’orto di marzo:

Tradizionalmente viene attribuito un influsso alla luna sulle semine e i trapianti, ci sono diverse teorie legate all’influenza lunare, dalla biodinamica alle tradizioni popolari contadine. Di seguito riportiamo il metodo più seguito: in luna crescente si consiglia di seminare ortaggi da frutto, tutti i legumi e le piante aromatiche ed anche le carote. In luna calante invece ottimo periodo per le semine di patate, ortaggi da bulbo come aglio e cipolle e tutti gli ortaggi da foglia che non devono montare a seme.

Buon Lavoro!

L’Orto di Gennaio

Riposo…

Gennaio è un mese invernale molto freddo, se non vi piace sciare, potete comunque fare qualcosa per il vostro amato orto. Date le temperature, si semina praticamente solo in coltura protetta e non vi sono molti trapianti da fare in questo mese. In particolare per chi coltiva in zone fredde, come quelle dell’Italia settentrionale oppure i paesi di montagna, il mese di gennaio rappresenta un periodo di riposo più che di semina.

Tuttavia gennaio apre l’anno e all’orticoltore spetta il lavoro di preparazione dell’orto primaverile. A causa delle temperature le semine si fanno prevalentemente indoor, un ambiente riscaldato permette di preparare piantine che potranno essere trapiantate in primavera. Le semine di gennaio si fanno quindi soprattutto in contenitori ad alveoli che stanno in ambienti a letto caldo o protetti da un tunnel non riscaldato. Il seme va posto in terriccio soffice, sciolto e sterile.

Gennaio è il mese iniziale del calendario e anche per l’orto incomincia la stagione. Le prime piantine in semenzaio si mettono questo mese e conviene anche procurarsi le sementi che via via serviranno poi nei mesi successivi per le semine e così via. Noi raccomandiamo di usare sempre sementi biologiche. In pieno campo, dopo aver vangato il terreno, aggiungi del concime organico e compost per arricchirlo; in caso di terreno argilloso utilizza della sabbia silicea per migliorarne la lavorabilità. Si mettono a dimora i bulbilli di aglio, cipolla, scalogno ed i carciofi. Nel semenzaio riscaldato invece sono diverse le verdure che si possono preparare: ad esempio peperoncini, pomodori, melanzane. Nelle zone a clima mite si possono seminare direttamente a dimora carote, rapanelli e insalate da taglio, magari proteggendole sotto tunnel o coprendo con tnt.

Quali ortaggi si piantano a gennaio:

in pieno campo pianteremo aglio, cipolla e scalogno; in semenzaio basilico, melanzane, peperoni dolci e peperoncini piccanti; in un tunnel freddo cicoria, lattuga, rucola; mentre pomodori e zucchine in contenitori a vasetti. Altri ortaggi e verdure che puoi coltivare in questo periodo dell’anno, avendo cura di proteggerli dal freddo, sono: asparagi, cavolfiori, sedano, spinaci, erba cipollina, fave, prezzemolo, radicchio, ravanelli e valeriana.

Cosa raccogliere:

gennaio è il mese giusto per la raccolta delle bietole, dei cavoli, del sedano e degli spinaci. Ma è innanzitutto il mese nel quale potete godervi, se avete qualche albero da frutta, mele, arance e mandarini ed anche alcune erbe aromatiche come il rosmarino, la salvia, l’origano e l’alloro.

non resta quindi che augurarvi buon lavoro!

L’Orto di Dicembre

FRUTTA!!!

Arance, pompelmi, mandarini e cachi e poi un po’di ortaggi…in primis tutta la famiglia dei cavoli, inoltre abbiamo scarola, finocchi, indivia, spinaci, cicoria, carote, rafano e cavolfiori, olive, bietole, carciofi.

Cosa seminare

Per chi fa l’orto dicembre è un mese molto tranquillo, si lavora su ciò che potrà essere raccolto nei mesi successivi, ponendo particolare attenzione alle gelate. Nel caso in cui si preveda il loro arrivo, è consigliabile scegliere i semenzai, aiuole riparate, cassoni o tunnel. La semina protetta è consigliata nelle zone più fredde soprattutto per ravanelli, cicoria, melanzane, lattuga e radicchio da taglio, mentre per ortaggi come fave, piselli e spinaci è possibile seminare direttamente in piena terra.

Consigli:

La semina in terra è consigliabile soprattutto nelle regioni dal clima più mite, in quanto le gelate possono rovinare i giovani germogli. È possibile effettuare delle semine in semenzaio, in cassoni o in tunnel di protezione, in modo che le sementi possano svilupparsi in modo che siano protette dal gelo. Per il semenzaio sono perfetti contenitori di recupero, anche in plastica, di cui bucherellare il fondo. Se si prevede di seminare o trapiantare in vaso, meglio la terracotta alla plastica, in modo che le piantine soffrano il meno possibile.

Il raccolto:

In questo mese il raccolto sarà più o meno ricco a seconda di quanto si sarà seminato nei mesi precedenti e dell’arrivo delle gelate. Un ortaggio particolarmente resistente al freddo è il cavolo nero toscano, per la raccolta del quale si consiglia solitamente di attendere il passaggio della prima gelata, in modo da ottenere ortaggi migliori. A seconda delle zone climatiche si potranno raccogliere olive, cachi ed agrumi come mandarini, mandaranci, arance, pompelmi.

Cosa trapiantare:

A dicembre può essere effettuato il trapianto di alberi e di arbusti, per quanto riguarda l’orto, ci si potrà occupare di trapiantare i bulbilli di aglio e di cipolla, lo scalogno e gli asparagi. È possibile inoltre eseguire il trapianto dei carciofi, scegliendo dei cassoni o aiuole riparate nelle zone dove l’inverno non è mite.

Orto sul balcone:

Per chi ha un orto sul balcone, nel mese delle festività natalizie, potrà avere a disposizione, a seconda di quanto seminato, ancora diversi ortaggi, come la rucola, il lattughino da taglio e le erbe aromatiche, tra cui troviamo rosmarino, origano, salvia e prezzemolo. I cavoli ornamentali devono essere raccolti prima dell’arrivo del gelo. È consigliabile proteggere sempre le piantine nei vasi con gli appositi teli di tessuto non tessuto, così da resistere alle gelate. Le erbe aromatiche e le verdure da taglio temono il gelo e necessitano di essere protette soprattutto la notte, con teli che possano essere rimossi durante le giornate di sole.

Calendario lunare e lavori nell’orto

Luna crescente: si suggerisce di effettuare la semina dei ravanelli, che può essere eseguita sia direttamente in terra se il clima non è troppo rigido, sia in un tunnel di protezione. I ravanelli possono essere seminati anche in vaso, da riporre nella zona più riparata del giardino, del balcone o del terrazzo. In questo mese la luna crescente sarà dall’1 al 7 dicembre e dal 24 al 31 dicembre.

Luna calante: quando è calante si suggerisce di seminare spinaci, radicchio da taglio, lattughino da taglio, valerianella, oltre che di eseguire i lavori necessari per preparare il terreno per ciò che verrà seminato in primavera, iniziando a pensare alla concimazione se non vi sono già state delle gelate. I carciofi vanno di regola trapiantati durante la fade calante. Inoltre sarà possibile potare gli alberi, evitando le giornate di gelo per non rovinare le piante. La luna sarà calante dal 9 al 22 dicembre.

Luna piena: con la luna piena si raccolgono le erbe officinali e aromatiche che si vorrà procedere ad essiccare, con particolare riferimento ad alloro salvia, rosmarino, timo e origano. Ci si dedica inoltre alla concimazione degli alberi e alla potatura di meli e peri. I ravanelli possono essere seminati sia con la luna crescente che con la luna piena, periodo in cui si consiglia anche di seminare i piselli all’aria aperta. La luna piena sarà l’8 dicembre.

La redazione coglie l’occasione per augurare a tutti voi BUONE FESTE!

L’Orto di Novembre

Parola d’ordine “LEGUMI”!

Siamo alle porte dell’inverno, nel campo possiamo piantare fave e piselli, che sono i legumi più resistenti e che saranno pronti in primavera.

Cosa possiamo piantare nell’orto a novembre?

Necessariamente ortaggi resistenti al freddo come spinaci, aglio, cipolla, porri, cavolo nero, cavolo verza, cavolini di Bruxelles, radicchio, rapa e cicoria. Ci sono poi quelli mediamente resistenti al freddo quali ravanello, cavolo cappuccio, bietola, rucola, prezzemolo, broccoli.

Novembre è un mese in cui ormail’autunno è inoltrato e non sono molti gli ortaggi disposti ad affrontare la semina in questo periodo, visto che stanno per arrivare le gelate dei mesi più freddi dell’anno. Il semenzaio risulterà in genere vuoto, è inutile far nascere piantine in condizioni protette adesso perché ci sono davanti ancora tutti i mesi dell’inverno, quindi non sarebbe possibile trapiantarle al momento giusto.

Nel tunnel freddo, in coltivazione protetta, si può ancora mettere qualche insalata e gli spinaci a seconda del vostro clima. Nelle zone del nord Italia oppure per chi fa l’orto in montagna il gelo sarà tale da non poter lavorare la terra, quindi meglio lasciar stare anche queste poche semine di novembre e aspettare marzo. In zone miti anche alcuni ortaggi estivi come zucchine e persino pomodori resistono fino a novembre, in particolare con il clima ballerino degli ultimi anni.

C’è poco da seminare nell’orto ma in compenso sono tanti i lavori da fare tra raccolti, protezione delle piante e soprattutto preparazione del terreno per l’anno successivo, con relative concimazioni. Si possono già comprare le sementi per l’orto dell’anno successivo.

….dimenticavo…a Novembre si raccolgono le mele e si potano le rose…. 

L’Orto di Ottobre

Andiamo incontro all’inverno e, conseguentemente, diminuiscono le piante da seminare nel campo perché la maggior parte delle piantine non tollera le gelate. In autunno inoltrato conviene soprattutto seminare in semenzaio perché il calore faccia germinare prima le piantine e il freddo notturno non le danneggi. Attenzione quindi al calendario e alle temperature prima di decidere cosa piantare.

Cosa piantare nel seminano? Sostanzialmente due cose:

Coltivazioni che crescono rapidamente, come molte insalate, che ancora si può pensare di raccogliere prima del gelo ma anche spinaci, cime di rapa, finocchi e rapanelli.

Ortaggi particolarmente resistenti all’inverno, che affronteranno la stagione fredda restando a dimora nell’orto come ad esempio aglio, cipolle, fave e piselli.

Nelle zone dove il gelo è più intenso invece ci sarà poco da fare, le indicazioni riportate qui di seguito sono pensate su un clima medio, come può essere quello della pianura padana. Comunque chi ha voglia di prolungare l’orto ulteriormente deve fare presto a seminare, prima che arrivi l’inverno e impedisca il raccolto.

Se vogliamo prolungare la stagione di coltivazione in modo da permetterci semine a ottobre dobbiamo organizzarci con coperture di tessuto non tessuto o piccole serre a tunnel freddo, metodi utili per guadagnare qualche settimana e migliorare la produzione dell’orto invernale. Di seguito tutti gli ortaggi che possiamo mettere nell’orto.

Le semine:

Ortaggi a ciclo breve che fanno in tempo ancora ad andare in raccolto prima dell’inverno: spinaci, cime di rapa, rape, barbabietole, broccoletti, ravanelli e poi le insalate (lattughe da taglio, indivia, scarola, rucola, valerianella, cicoria da taglio). Nelle regioni settentrionali andranno riparati con mini tunnel o coperture di tessuto non tessuto per evitare che il troppo freddo ne danneggi il raccolto. Da metà o fine ottobre si mettono anche fave e piselli, che poi oltre a produrre arricchiranno il terreno con azoto da bravi legumi.

Inoltre ottobre è un buon mese per impiantare aglio e cipolle invernali (bulbilli)

I Trapianti:

Rispetto alla semina il trapianto consente di mettere in campo piante già formate e quindi a ottobre trapiantando abbiamo la possibilità di mettere in campo qualche specie orticola in più. In questo mese siamo ancora in tempo per trapiantare le biete da coste, vari cavoli (cappuccio, broccolo, cavolo verza, cime di rapa, finocchi e porri invernali.

Un consiglio, fate attenzione alla rotazione colturale e usare sementi di vostra produzione oppure sementi certificate bio. A tutti voi buon lavoro!

L’Orto di Settembre

Finalmente, possiamo rilassarci un po’….magari!

L’orto è un bellissimo passatempo, ci permette di rilassarsi stando a contatto con la natura e al tempo stesso di produrre tantissime varietà di frutta e verdura. Selezionando accuratamente le tipologie di ortaggi e seguendo pochi preziosi consigli, potrete dedicare anche solo 3-4 ore alla settimana e avere piante rigogliose da poter utilizzare in cucina.

Questo mese segna il passaggio dall’estate all’autunno ma è anche il momento giusto per organizzare l’orto e pianificare il raccolto per l’autunno, l’inverno e perfino per la prossima primavera. Ecco quali sono gli ortaggi da piantare a settembre per portare sulla tavola prodotti freschi e genuini.

Ortaggi e verdure di settembre:

Carote, ravanelli, tutte piante caratterizzate da un breve ciclo di coltura e il cui raccolto avviene prima dell’inverno:Fra le insalate da piantare nell’orto troviamo la scarola, l’indivia, la valeriana, la cicoria, il lattughino, l’insalata riccia, le bietole ed i finocchi. Altre verdure che si possono piantare a settembre sono le cime di rapa, i porri, la verza e il prezzemolo. Tutte queste verdure si possono coltivare tranquillamente anche in vaso, tenendo ovviamente in considerazione gli spazi che richiede ciascun ortaggio. Immancabile fra le verdure da piantare vi è anche il cavolo cappuccio, ricco di vitamina A, C e B, perfetto per le insalate autunnali. Le piantine di cavolo cappuccio rosso, ad esempio, crescono in 50/55 giorni e poi sono pronte da mettere in tavola.

La semina rappresenta sicuramente la decisione più importante per chi decide di iniziare a coltivare un orto fai da te, ne esistono diversi tipologie, scopriamole insieme!

Semenzaio

Il semenzaio è un ambiente protetto dove seminare e far germogliare piante e ortaggi, per poi interrarli nel terreno. Oltre a quelli disponibili in commercio, è possibile crearli da soli in casa con materiali di riciclo. I semenzai possono essere realizzati con dei vasetti dello yogurt, dei rotoli finiti di carta igienica, il cartone delle uova o delle bottiglie di plastica. Il terriccio per la semina dovrà essere costituito, in parti uguali, da torba fine e sabbia. Il composto dovrà essere lavorato con le mani, fino a quando non sarà diventato soffice e amalgamato, in modo da consentire alle radici di espandersi con maggiore facilità. Il terriccio andrà poi distribuito in strati nei contenitori e compattato leggermente con le mani. Occorre poi nebulizzare un po’ di acqua sulla superficie, in modo da creare uno strato umido su cui adagiare i semi, che verranno oi interrati. Una volta che i semi saranno germogliati, potrete irrigarli nebulizzando l’acqua, per evitare di danneggiarli. Quando saranno abbastanza forti, potrete infine interrarli.

Semina in vaso

Questo tipo di semina funziona per qualsiasi tipo di pianta, come criterio generale va però considerato che piante molto grandi richiedono vasi in proporzione, per cui spesso è meglio piantare varietà più piccole. Alcune piante sono molto esigenti, ad esempio quelle della famiglia delle cucurbitacee (zucche, zucchine, cetrioli, meloni e angurie), per cui necessitano spazio e nutrimento in abbondanza. Meglio evitare di coltivarle se il balcone è stretto e piantarle in vaso solo se si dispone di cassoni di adeguata misura. Tra gli ortaggi che riescono molto bene in vaso accontentandosi anche di contenitori piccoli sono le varie insalate, le coste e gli spinaci. In vasi più grandi è possibile piantare i piselli, le fave e i fagioli, i peperoncini, i pomodori e le melanzane. Se il balcone è esposto a nord meglio evitare ortaggi da frutto come pomodori, peperoni, peperoncini e melanzane, che sarebbero penalizzati molto dalle poche ore di sole. L’orto sul balcone ha bisogno di molta acqua. Per questo motivo bisogna essere costanti nel bagnare gli ortaggi. L’acqua alle piante va data la sera o la mattina presto, evitando in modo assoluto le ore calde. Una buona pratica è quella di lasciare decantare qualche ora l’acqua del rubinetto prima di utilizzarla, in modo che eventuali disinfettanti inseriti dall’azienda che gestisce la rete idrica, come il cloro, si volatilizzino. L’apporto di acqua deve essere costante ma mai esagerato: l’ottimo è che il terriccio resti sempre umido e mai fradicio.

Semina in sacco

Veri e propri sacchi che sono realizzato appositamente per sostituire le aiuole e i pezzetti di terreno presenti nell’orto. In commercio è possibile trovare sacchi specifici per la coltivazione di pomodori, melanzane, piante aromatiche e tantissime altre varietà di ortaggi. Per cominciare una coltivazione in sacchi vi basterà acquistarli e posizionarli  sul balcone e fertilizzare almeno per i primi cicli di raccolto. Il fertilizzante è solitamente fornito dall’azienda produttrice dei sacchi ed è possibile acquistarne anche di provenienza biologica e organica. La coltivazione in sacchi è molto semplice. Occorre posizionarli in un luogo soleggiato, prima di piantare, dovrete creare dei fori che vi serviranno sia per piantare che per il drenaggio dell’acqua, solitamente sono già indicati nel sacco stesso. Se siete amanti del fai da te in generale, potete anche decorare dei bancali e posizionarci i sacchi. Così otterrete un bancone colorato e molto curato.

Semina in campo

Se siete fortunati e avete uno spazio in giardino da poter sfruttare, potete cimentarvi nella semina in campo. L’orto in piena terra è senza dubbio la soluzione migliore per coltivare gli ortaggi. Il posto giusto per iniziare un orto non deve essere esageratamente sassoso e deve avere una buona esposizione solare. Ideale è che il suolo sia drenante, se quando piove si allaga e diventa paludoso, è meglio valutare un altro pezzo di terra. Una volta arato il pezzo di terra che ci interessa, bisognerà poi spargere del concime sul terreno, zappettare e infine spianare il tutto col rastrello. A questo punto l’orto è pronto da seminare.

Nella gestione quotidiana dell’orto servono dei piccoli accorgimenti. Occorre controllare la presenza di erbe infestanti, mantenendo sempre pulite le aiuole. Importante anche zappettare il terreno periodicamente con una leggera zappata superficiale. L’acqua ovviamente è fondamentale, non bisogna mai lasciar seccare troppo il suolo. Per un piccolo orto non serve fare un impianto di irrigazione, basterà un innaffiatoio.  Per procurarsi fertilizzante è bene fare del compostaggio domestico (pratica semplice ed ecologica!) riutilizzando così i rifiuti organici, come gli scarti da cucina.

L’Orto di Agosto

In piena stagione estiva molto ortaggi che sono stati coltivati in primavera arrivano alla fine ciclo. Ci si chiede quindi cosa piantare in quelle porzioni dell’orto che si liberano ad agosto. Per avere un orto ricco anche nel periodo invernale le semine di agosto nell’orto sono molto importanti. Vediamo perciò cosa si deve fare ad agosto.

  • La semina
  • Cosa Piantare
  • I lavori da fare

La Semina:

All’aperto si possono seminare lattuga, finocchi, cicorie, spinaci, radicchio, rucola, carote, rapanelli e tutti ortaggi che saranno poi pronti per essere consumati in autunno. Quando andiamo a seminare all’aperto in piena estate, bisogna prestare moltaattenzione alla terra non si secchi. Va bagnata frequentemente la zona dove seminata con acqua a temperatura ambiente per evitare uno shock termico alle piantine, effettuare queste operazioni la mattina oppure la sera. Nel semenzaio invece è il momento di preparare le cicorie tardive, tra cui il radicchio, ed iniziare a coltivare le cipolle invernali. Agosto è un mese che con caratteristiche climatiche di anno in anno sempre diverse e in ogni zona d’Italia ci sono delle peculiarità climatiche che si riflettono sulle caratteristiche degli orti. Nelle zone più calde del meridione è più indicato seminare in un semenzaio ombreggiato, mentre nelle zone del Nord Italia ci sono molti ortaggi che possono essere piantati ad agosto.

Cosa piantare: 

Basilico, bieta, cavoli di tutte le varietà come cavolo cappuccio, broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolo rapa verze, cavolfiore, asparago, carciofo, cardo, e poi ancora cime di rapa, cipolla, cetriolo, cicoria, fagiolo, finocchio, radicchio, lattuga, sedano, porro, prezzemolo e spinaci. Possiamo anche piantare, ma solo se effettuiamo i trapianti all’inizio del mese, melanzane, mais, peperone e zucchina, tenendo presente che se si aspetta troppo non avranno abbastanza tempo per riuscire a svilupparsi e a produrre frutti maturi prima dell’inverno. Ad ogni modo, quando effettuiamo i trapianti nell’orto ad agosto, è “fondamentale” salvaguardare le piantine dalla caldo estivo. Il sole e l’eccessivo caldo possono causare un’aridità che danneggia irrimediabilmente le piante giovani. Utili accorgimenti possono essere l’installazione di reti ombreggianti, che evitino che i raggi del sole vadano a insistere troppo sulle piante, ed innaffiare in maniera costante, nelle ore serali e/o la mattina presto. Raccomandiamo di utilizzare reti e teli di colore chiaro, se si utilizza un telo nero, si andranno a catturare maggiormente i raggi solari. 

I lavori da fare

Dopo aver visto cosa coltivare nell’orto, in questi mesi, il lavoro nei campi tra il sole, l’afa e le zanzare può essere davvero faticoso. Durante il nostro lavoro possono dare un po’ di sollievo ortaggi e verdure particolarmente dissetanti, come pomodori, meloni ed angurie. Il caldo estivo secca il terreno e provoca un’alta traspirazione, che può essere causa di disidratazione nelle piante. Per questo motivo, i lavori da fare nell’orto ad agosto mirano a ridurre questi problemi, a partire dalle irrigazioni. In particolare i pomodori, che vanno a frutto ad inizio mese, hanno un grande bisogno d’acqua. Bisogna sempre ricordarsi di non bagnare le piante nei momenti più caldi della giornata e di non utilizzare acqua troppo fredda, che può causare uno shock termico alle piantine. Altro lavoro necessario è la pacciamatura ci aiuta a mantenere l’umidità del suolo. Oltre all’utilizzo di teli ombreggianti, una buona precauzione è anche la predisposizione di reti anti grandine, in maniera da salvaguardare le piante da possibili rovesci atmosferici.  Altri lavori da fare nell’orto ad agosto riguardano la pulitura del terreno delle aiuole, dell’orto che va sarchiato, per evitare che si formi una crosta superficiale e per eliminare le erbe infestanti. Verifichiamo poi che le piante da frutto siano ben sostenute dai tutori, in modo che sopportino il peso dei frutti che vanno a maturare in questo periodo. 

La Casa Prefabbricata, perché?

Le case prefabbricate, ormai, non rappresentano più una nicchia ma sono una realtà immobiliare con diversi prezzi e modelli, da quelle in muratura a quelle in legno, pronte a soddisfare richieste ed esigenze diverse. I costi al metro quadro possono variare in base alle caratteristiche, ma non solo. Vediamo allora quanto costa una casa prefabbricata in Italia.

Case prefabbricate, prezzi e modelli

Tra i motivi per cui, sempre più spesso, si sceglie di acquistare una casa prefabbricata c’è il costo. In media, si può risparmiare il 10-15% rispetto a un’abitazione “tradizionale”. Entrando nel dettaglio, il prezzo chiavi in mano medio di una casa prefabbricata oscilla, con buona approssimazione, tra i 1.300 e 1.500 euro al mq. Questo per quanto riguarda una casa prefabbricata in legno. Ma anche nel caso di una struttura in muratura, il costo massimo non si discosta troppo (si può partire dai 250 euro al mq per arrivare fino a 2.000 euro al mq, molto dipende dalla scelta dei materiali e anche in questo caso di parla di prezzi chiavi in mano).

Case prefabbricate, i vantaggi

Ma la scelta di una casa prefabbricata non è conveniente solo dal punto di vista del prezzo chiavi in mano, ma anche per quanto riguarda i risparmi che ne conseguono come, ad esempio, quello che riguarda l’abbattimento dei costi energetici. In una abitazione particolarmente efficiente, realizzata in ottica ecosostenibile, il risparmio sulle bollette rispetto a una casa “tradizionale” può arrivare fino all’80% negli anni. Altro aspetto da non sottovalutare, sono i tempi di costruzione di una casa prefabbricata, notevolmente inferiori rispetto a quelli delle abitazioni classiche. Per fare un esempio, per una casa prefabbricata di 150 mq possono bastare 5 mesi per completare i lavori. I tempi, ovviamente, si abbassano o si dilatano a seconda delle metrature, ma in genere si va da un minimo di 2 a un massimo di 6 mesi. Inoltre, le case prefabbricate sono molto affidabili. Con i dovuti lavori di manutenzione, può arrivare a durare fino a oltre 50 anni. Non solo, il fatto che i moduli siano costruiti all’interno dell’azienda elimina la possibilità di errori che può comportare l’edilizia tradizionale. Inoltre, nelle case prefabbricate si possono aggiungere moduli in un secondo momento.

Bonus barriere architettoniche 75 per cento: a chi spetta? Guida e novità
Il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche è pari al 75 per cento nel 2023 e fino al 2025. Diversi i lavori ammessi in detrazione fiscale e il rimborso riconosciuto potrà essere recuperato in cinque quote annuali. Di seguito le istruzioni da conoscere

Come funziona l’agevolazione e per quali lavori spetta?

Il bonus del 75 per cento è una delle più recenti detrazioni sui lavori in casa, prorogato per il 2023 e fino al termine ultimo del 31 dicembre 2025. Introdotto con il fine di favorire i lavori di ristrutturazione volti ad eliminare le barriere architettoniche, può essere fruito sia per gli interventi condominiali che per quelli sulle singole unità immobiliari.

Sono diversi i lavori detraibili grazie al bonus barriere architettoniche del 75 per cento: si va dagli ascensori alla sostituzione di gradini con rampe, ma nella detrazione fiscale sono compresi anche interventi quali il rifacimento del bagnoe la sostituzione delle finestre, a patto di rispettare i requisiti richiesti.

In alternativa all’utilizzo in detrazione, resta inoltre confermata la possibilità di optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura.

Soffermiamoci quindi su regole e requisiti per poter beneficiare della detrazione fiscale del 75 per cento per la rimozione delle barriere architettoniche.

Disciplinato dall’articolo 119-ter del decreto legge n. 34/2020, il bonus per la rimozione delle barriere architettoniche del 75 per cento è riconosciuto per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2025.

Obiettivo della detrazione fiscale prorogata dalla Legge di Bilancio 2023 è favorire la rimozione e il superamento degli ostacoli che riducono l’autonomia di soggetti con disabilità ed è possibile fruirne sia per i lavori in condominio che sulle singole unità immobiliari.

I limiti di spesa, la detrazione è riconosciuta entro l’importo massimo di:

  • 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

Sul fronte dei lavori ammessi in detrazione, la norma richiama ai requisiti previsti dal regolamento di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236, che individua i criteri ai fini della detraibilità di lavori quali anche la sostituzione di porte, finestre e i lavori su servizi igienici e cucina.

Per quali lavori spetta?

All’interno della pagina dedicata sul portale dell’Agenzia delle Entrate sono forniti alcuni dettagli sugli interventi che danno diritto alla detrazione del 75 per cento.

Il bonus per la rimozione delle barriere architettoniche si applica quindi, a titolo esemplificativo, ai lavori per:

  • la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione
  • la sostituzione di gradini con rampe, sia negli edifici che nelle singole unità immobiliari, se conforme alle prescrizioni tecniche previste dalla legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche.

All’articolo 4 sono indicati alcuni dei lavori eseguibili beneficiando del bonus del 75 per cento. Vi rientrano ad esempio:

  • le porte: devono essere facilmente manovrabili e consentire il transito agevole anche di persone su sedie a rotelle;
  • i pavimenti, qualora siano orizzontali e complanari tra loro e, nelle parti comuni e di uso pubblico, non sdrucciolevoli;
  • gli infissi esterni, quali porte, finestre e porte-finestre, che dovranno essere facilmente utilizzabili anche da persone con ridotte o impedite capacità motorie o sensoriali;
  • i servizi igienici qualora garantiscano l’agevole manovra di sedie a rotelle per l’utilizzo dei sanitari, garantendo in particolare anche la dotazione di campanelli di emergenza;
  • le cucine, prevedendo in particolare sotto i principali apparecchi e il piano di lavoro un vano vuoto per l’accostamento di sedie a rotelle.

Bonus 75 per cento per gli ascensori: requisiti di dimensione e dei meccanismi di apertura delle porte.

Soprattutto nell’ambito dei lavori condominiali, il bonus per la rimozione delle barriere architettoniche del 75 per cento è utile anche al fine di programmare lavori di installazione di ascensori.

Questi dovranno rispettare specifici requisiti dimensionali, e consentire nello specifico l’utilizzo da parte di persone con sedie a rotelle. Le porte inoltre devono essere dotate di idoneo meccanismo per l’arresto e l’inversione della chiusura in caso di ostruzione, così come dovrà essere previsto un tempo idoneo di apertura e chiusura.

In alternativa all’installazione di ascensori, è possibile prevedere anche lavori per la messa in funzione di servoscala o piattaforme elevatrici, in tal caso sarà necessario garantire un accesso agevole da parte dell’utilizzatore, così come dovranno essere predisposti sistemi anticaduta, anticesoiamento, antischiacciamento, antiurto e di apparati atti a garantire sicurezze di movimento, meccaniche, elettriche e di comando.

Bonus 75 per cento: regole specifiche sulle delibere condominiali

Per quel che riguarda i lavori condominiali, il comma 4-bis dell’articolo 119-ter del DL n 34/2020 prevede che le deliberazioni in sede di assemblea dovranno raggiungere la maggioranza dei partecipanti alla stessa, e gli stessi dovranno rappresentare almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio. Si evidenzia inoltre che nel calcolo delle spese detraibili, secondo i limiti sopra esposti, potranno essere incluse anche quelle relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

Bonus 75 per cento: cessione del crediti o sconto in fattura

A differenza di quanto previsto per la generalità dei bonus edilizi, per i lavori volti alla rimozione delle barriere architettoniche è ancora possibile optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura.

Per la generalità dei bonus edilizi, a seguito dell’entrata in vigore del decreto legge n. 11/2023, le due opzioni restano in vita solo se alla data del 17 febbraio 2023 risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo per l’esecuzione dei lavori, quando necessario, o che gli stessi siano già stati avviati. Fanno eccezione le spese rientranti nel bonus per la rimozione delle barriere architettoniche, per le quali resta possibile avvalersi della possibilità di applicare lo sconto in fattura ovvero la cessione del credito ad altri soggetti. Nello specifico, è con il comma 1-bis, articolo 2 del Decreto Legge n. 11/2023che è stata confermata la possibilità di optare per le due modalità alternative di fruizione del bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche. In tutti gli altri casi l’unica via per il recupero del bonus fiscale è l’indicazione in dichiarazione dei redditi a la fruizione mediante detrazione, da recuperare in cinque quote annuali di pari importo.

L’Orto di Luglio.

Con l’arrivo del caldo estivo, è il momento perfetto per continuare a seminare e godere dei frutti del vostro lavoro. In questa fase dell’anno, ci sono diverse colture che possono essere seminate per garantire un raccolto abbondante. Sia che siate orticoltori esperti o principianti appassionati, questa guida vi fornirà utili consigli su cosa seminare nel vostro orto a luglio. Dalle verdure a foglia verde alle erbe aromatiche, dalle zucchine ai pomodori, ecco come piantare le colture ideali per questa stagione e le pratiche che vi permetteranno di ottenere risultati soddisfacenti. Per quanto riguarda l’acqua, sarà necessario innaffiare l’orto e le piante in vaso una volta al giorno, preferibilmente la sera. Curate in modo particolare le piantine appena trapiantate, che necessitano di annaffiature giornaliere e di essere poste al riparo dai raggi del sole troppo forti e diretti.

Cosa seminare a luglio

Nel mese di luglio potrete iniziare la semina di ortaggi autunnali come il radicchio, i porri, i finocchi, i cavoli ed il cavolo cappuccio. Potrete inoltre occuparvi della semina dei piselli tardivi, dei ravanelli, delle biete e delle zucchine. La germinazione dei semi è favorita dalle temperature elevate. Piselli, fagioli, fagiolini, ravanelli, carote, lattuga e lattughino da taglio possono essere seminati direttamente in piena terra, nell’orto, senza passare dal semenzaio.

Cosa seminare a Luglio:

  • Carote
  • Cavolfiori
  • Cavoli
  • Cavolo cappuccio
  • Cicoria
  • Fagioli
  • Fagiolini
  • Finocchi
  • Indivia
  • Lattuga
  • Lattughino da taglio
  • Piselli
  • Porro
  • Prezzemolo
  • Rapa
  • Radicchio
  • Ravanelli
  • Rucola
  • Scarola
  • Zucchine

Consigli per la semina ed il trapianto

A luglio seminate in semenzaio all’aperto: cicoria, indivia lattuga, porro, radicchio, scarola. Seminate in piena terra: finocchi, biete, ravanelli, fagioli, fagiolini, zucchine, cavolo, cavolo cappuccio, prezzemolo. Trapiantate dal semenzaio all’orto: sedano e porri. Per realizzare i semenzai potete utilizzare materiali di recupero, come barattoli dello yogurt o altri contenitori simili di cui poter forare il fondo.

Cosa raccogliere nell’orto il mese di Luglio?

Il mese di luglio è tra più ricchi dell’anno per il raccolto. Si potranno gustare numerosi ortaggi estivi. Tra le erbe aromatiche e officinali sarà inoltre possibile raccogliere: basilico, salvia, erba cipollina, prezzemolo, rosmarino, origano, menta, timo, senape, melissa, lavanda e cumino. Chi possiede un frutteto raccoglierà: albicocche, fragole, pesche, lamponi, limoni, uva spina, mirtilli, more, ribes, susine, mele.

Raccoglieremo:

  • Basilico
  • Biete
  • Carote
  • Cavolo cappuccio
  • Cetrioli
  • Cipolle
  • Fagioli
  • Fagiolini
  • Fragole (nelle regioni più fredde come il trentino)
  • Indivia
  • Lattuga
  • Melanzane
  • Melone
  • Origano
  • Peperoni
  • Piselli
  • Pomodori
  • Prezzemolo
  • Ravanelli
  • Rosmarino
  • Rucola
  • Salvia
  • Zucchine

Orto sul balcone di luglio

Nel mese di luglio potrete occuparvi di seminare in vaso rucola, lattuga, carote, ravanelli, prezzemolo e zucchine. Potrete trapiantare dal semenzaio al vaso o in un vaso più grande le piantine di pomodori, peperoni, cetrioli, basilico, salvia, rosmarino, melanzane, peperoncini. Innaffiate le piante in vaso con uno spruzzino la mattina e la sera ed eliminate i ristagni nei sottovasi. È preferibile eseguire di sera il raccolto di ortaggi ed erbe aromatiche, oltre che potature ed eliminazione delle foglie secche. Se il caldo è eccessivo, spostate le piantine più delicate nella zona più ombreggiata del balcone.