L’Orto di Maggio
Sudore e fatica…
Maggio è un mese molto importante per i trapianti in pieno campo nell’orto, in particolare al nord dove l’inizio della primavera ha ancora temperature piuttosto basse e quindi per molti degli ortaggi estivi è meglio aspettare appunto che arrivi maggio con le sue temperature generalmente più elevate. Chi non ha ancora messo nel campo pomodori, basilico, peperoni, zucche, zucchine ed altre importantissime colture deve quindi farlo ora, in modo che le piante siano formate per l’estate e possano arrivare a raccolto prima dell’arrivo del freddo.
I lavori necessari:
Maggio è proprio il periodo che determina i risultati dei raccolti estivi, è senza dubbio decisivo per la gestione di un orto, necessita di molto lavoro e pazienza. Non spaventatevi però, con una buona organizzazione i lavori possono essere svolti senza molte fatiche o affanni, e godendo appieno del clima primaverile per queste piacevoli attività all’aperto. Di seguito sono riportati quindi dei suggerimenti sulle cose da fare in questo mese, che spaziano da operazioni generiche, lavori specifici per alcune specie, semine e trapianti ed anche qualche raccolto.
Acqua!
Maggio è un mese tendenzialmente caldo ed a volte anche siccitoso. L’acqua non deve mai mancare agli ortaggi, e in assenza di pioggia è necessario irrigare. E’ importante evitare di bagnare steli e foglie, per ridurre l’incidenza delle malattie fungine. Se si usa l’annaffiatoio, bisogna versare acqua ai piedi delle piante, mentre con un impianto di micro irrigazione, l’acqua viene distribuita sul terreno, mediante piccoli gocciolatoi.
Erbe infestanti.
In primavera le erbe spontanee crescono alla velocità della luce…devono pertanto essere controllate. Per limitare la fatica di togliere l’erba, può essere utile un tridente che, rispetto alla zappa, è più rapido e comodo, con cui si può grattare la superficie del terreno, estirpando le piantine spontanee appena spuntate. Chi invece è dedito alla pacciamatura, difficilmente abbandona questa pratica così comoda e risolutiva perché elimina a monte il problema delle “erbacce”. La tecnica consiste nel coprire tutti gli spazi vuoti delle aiuole coltivate, sia quelli tra le file, sia tra ogni singola pianta. In questo modo, l’erba non riesce proprio a germinare perché non vede la luce del sole. La pacciamatura si pratica con dei teli neri da stendere prima del trapianto delle piantine, o con erba, foglie, paglia, sacchi di juta e altri materiali naturali che si possono mettere dopo il trapianto, sistemandoli bene tra pianta e pianta.
Lumache e afidi.
Oltre alle erbe infestanti, un altro pericolo e rappresentato dai parassiti che iniziano a farsi vedere nell’orto. Gli afidi iniziano ad attaccare soprattutto zucchine e fave. Come rimedio non serve utilizzare insetticidi, basta irrorare del sapone molle sulle piante con una pompa a spalla ed in breve tempo ci assicuriamo una copertura completa della vegetazione. Il sapone molle aiuta a difendere le piante ma non inquina e non lascia residui nel raccolto. Le lumache vengono attratte dalle insalate, si nascondono soprattutto tra le foglie più basse poiché amano l’ombra ed il fresco. In questo caso è molto utile spargere della cenere sulla superficie di terreno attorno alle piantine.
Apriamo un piccolo capitolo su pomodori, carote e patate.
Pomodori:
Ai pomodori, generalmente trapiantati ad aprile, bisogna legare dei tutori (canne o pali), uno per ogni pianta da piantare bene nel terreno e iniziare la sfemminellatura che consiste nel togliere i germogli laterali che si generano tra lo stelo principale e le foglie. Questa operazione, permette alla pianta di crescere a stelo unico e di anticipare la fruttificazione.
Carote:
Quasi sempre, nonostante l’attenzione posta in fase di semina, le piante di carote nascono in sovrannumero rispetto alla densità ottimale,. Di conseguenza diviene fondamentale lasciare almeno cinque cm tra una e l’altra. Bisogna cioè fare in modo che abbiano spazio per l’ingrossamento della radice che è la parte che ci interessa.
Patate:
Iniziamo la rincalzatura tra le file delle patate. Il lavoro consiste nello scavare una sorta di fossetta addossando la terra ai piedi delle piante. In questo modo i tuberi avranno più terra per svilupparsi e al contempo eliminiamo l’erba infestante.
Semine e trapianti.
Maggio è anche il momento perfetto per trasferire diverse piantine dall’ambiente protetto del semenzaio all’orto aperto approfittando del clima ideale per stimolare una crescita forte e sana. Anguria e melone, le piantine vengono trapiantate per sfruttare la piena stagione di crescita e assicurarsi frutti succosi in estate, basilico, coriandolo e prezzemolo sono ideali per essere trapiantate ora che le giornate si allungano e si riscaldano, bietola, cavolo cappuccio estivo-autunnale, cetriolo, fagioli, fagiolini, pomodori, melanzane, peperoni. Le piantine di porro, scarola, sedano richiedono un trapianto delicato ma trarranno beneficio dal trasferimento in campo aperto. Infine zucca e zucchina, queste piante cresceranno rapidamente con l’aumentare delle temperature e ti regaleranno frutti abbondanti verso la fine dell’estate.
Raccolto.
Maggio è un mese di primi raccolti come lattuga, rucola, spinacio, ravanello, bietola che sono tutte specie primaverili che producono generosamente in questo periodo ancora fresco. Alcune di queste sono pronte già ad inizio mesecome il cavolo verza, cicoria, spinacio e la zucca. Altre durante e a fine mese come aglio fresco, barbabietole, cetrioli, cipolla, piselli. Si ha quindi la possibilità di assaporare la freschezza e la bontà di prodotti appena colti, migliorando la qualità della dieta e si ha grande soddisfazione per i prodotti raccolti in un orto gestito e curato personalmente.
Come sempre la redazione vi augura buon lavoro.