Wall Box: cos’è, a cosa serve e come funziona

Una Wall Box è un sistema di ricarica per vetture elettriche concepito per l’appunto per ricaricare le batterie per auto elettriche nella propria abitazione. Come il nome stesso lascia intuire, questi dispositivi vengono installati a parete e sono quindi molto più pratici e compatti rispetto alle classiche colonnine elettriche.

Installando una Wall Box è possibile convertire una qualunque presa elettrica in una centrale di ricarica per auto elettriche, ricalibrando la potenza in modo da renderla adeguata per la ricarica della batteria della macchina elettrica. Questo dispositivo consente comunque anche la ricarica di altri veicoli a emissioni zero, come bici elettriche e monopattini elettrici.

Una Wall Box domestica viene generalmente installata in garage o su una parete in prossimità del posto auto. Rispetta dei rigorosi parametri di sicurezza, che vengono stabiliti sulla base delle normative CEI EN 61851-1. La legislazione italiana prevede ad esempio l’utilizzo di prese normate fino a 16A con collegamento a corrente alternata dell’auto elettrica, e le Wall Box devono rispettare questo requisito.

Il sistema smart delle Wall Box è dotato di funzioni di controllo che impediscono che l’impianto elettrico si sovraccarichi, regolando correttamente sia la potenza dell’impianto dell’abitazione che dell’auto elettrica da ricaricare.

Esistono diverse tipologie di Wall Box, progettate per funzionare con impianti monofase e trifase, in modo da adattarsi a qualunque categoria di sistema elettrico domestico. In ogni caso, il suo utilizzo è davvero semplice; è sufficiente infatti servirsi del cavo in dotazione per collegare e ricaricare la batteria dell’auto elettrica.

Grazie all’utilizzo di questo dispositivo, è possibile eseguire la ricarica dell’auto elettrica a casa molto più rapidamente che utilizzando una normale presa di corrente. Un altro vantaggio significativo che deriva dall’installazione di una Wall Box è non solo l’evidente comodità, ma anche il risparmio in termini economici sulla bolletta, in quanto avere un sistema di ricarica per auto elettrica sempre disponibile consente di programmare le ricariche nelle migliori fasce orarie per ottimizzare i consumi. In aggiunta a tutto questo, sono previsti bonus fiscali e detrazioni piuttosto importanti per chi decide di installare stazioni di ricarica per auto elettriche Wall Box.

Come si sceglie una buona wallbox?

Potenza e tempi di ricarica

I tempi di ricarica di un’auto elettrica con una Wall Box sono legati sia alla potenza del dispositivo stesso che a quella della batteria dell’auto.

Le Wall Box disponibili sul mercato hanno differenti potenze, fissate a 3,7kW, 7,4kW e 22kW. Le prime due tipologie sono adatte agli impianti in monofase, mentre la versione da 22kW per le configurazioni trifase.

Per scegliere fra le migliori Wall Box il modello più adatto alla propria auto e ottimizzare quindi i tempi di ricarica, occorre quindi prestare attenzione alla potenza massima alla quale la vettura può essere ricaricata. Ciascun veicolo elettrico ha infatti un diverso sistema per la regolazione dell’assorbimento dell’energia elettrica, con lo scopo di preservare le batterie ed evitare surriscaldamenti.

Di conseguenza la scelta giusta non è necessariamente acquistare la Wall Box più potente, ma la più adatta all’auto; con un caricatore dell’auto potente, poi, la stazione di ricarica avrà la possibilità di sfruttare appieno le sue potenzialità.

È bene inoltre verificare anche la potenza della propria rete elettrica domestica. Questa informazione può essere estrapolata dal contratto elettrico; nel caso ad esempio quest’ultimo preveda l’erogazione di una potenza massima di 4,5 kW, la soluzione ideale potrebbe essere una Wall Box da 3,7 kW, da utilizzare durante la notte per la ricarica, non in contemporanea con elettrodomestici o altri dispositivi elettronici. Altrimenti si potrebbe valutare un possibile incremento di potenza del contatore.

Per quanto riguarda in generale i tempi di ricarica, è bene tenere conto del fatto che la batteria delle auto elettriche ha un assorbimento non omogeneo, che rallenta al raggiungimento dell’80% di carica. Potrebbe quindi essere utile mantenere il livello di carica sempre entro l’80% per ridurre le tempistiche.

In linea generale, una Wall Box da 3kW impiega all’incirca da 8 a 10 ore per raggiungere una carica dell’80%, mentre i tempi di ricarica si riducono sensibilmente con una stazione da 6kW, che necessita solo di 4 ore.

Sono quindi disponibili diversi modelli di Wall Box adatti a tutte le tipologie di sistema elettrico. Fra questi, alcuni offrono anche la funzione Dual, che permette di ricaricare due veicoli allo stesso tempo; molti dispongono di varie utili funzioni smart, che consentono ad esempio di tenere sotto controllo le prestazioni dell’impianto elettrico e lo stato della ricarica.

Tipologia di connettori

Per servirsi di una stazione di ricarica per auto elettrica, è fondamentale dotarsi dei giusti connettori; la presa elettrica della Wall Box deve in pratica corrispondere a quella del veicolo, il che richiede un cavo con le corrette spine elettriche alle sue estremità.

Le spine elettriche si suddividono in quattro tipologie, delle quali due per corrente alternata (CA), adatte per la ricarica fino a 43 kW, e due per corrente continua (CC), fino a 350 kW.

Le spine per corrente alternata sono quelle di Tipo 1 e Tipo 2.

  • Il Tipo 1 è una spina monofase standard per auto elettriche americane e asiatiche, con una velocità massima fino a 7,4 kW.
  • Il Tipo 2 è invece una spina a tripla fase con tre fili, che consente quindi una ricarica più rapida, fino a 22 kW. I caricatori a corrente alternata di questa tipologia rappresentano lo standard europeo, tant’è vero che sono utilizzati dalla maggior parte delle stazioni di ricarica.

Le spine per la ricarica con corrente continua sono invece la CSS e la CHAdeMO.

  • La CSS è un upgrade della spina Tipo 2, che consente una ricarica ancora più rapida grazie all’aggiunta di altri due contatti di alimentazione. Può essere utilizzata sia per ricarica CA che CC e raggiunge la velocità massima di 350 kW.
  • La CHAdeMO è invece un sistema giapponese di ricarica rapida per ricarica bidirezionale, compatibile con le automobili elettriche asiatiche, e consente una velocità di ricarica fino a 100 kW.

Lunghezza del cavo

Per quanto riguarda la lunghezza del cavo da acquistare per la ricarica della propria auto elettrica, il minimo per poter collegare agevolmente il veicolo indipendentemente dalla posizione della Wall Box dovrebbe essere di 5 metri.

Alcuni cavi trifase potrebbero risultare particolarmente lunghi, raggiungendo anche i 10 metri, e questa circostanza potrebbe creare una certa scomodità e pesantezza che non faciliterebbe l’utilizzo.

Esistono poi in commercio anche cavi più lunghi o realizzati su misura, ma grazie alla praticità e all’ingombro molto contenuto dei Wall Box, generalmente è possibile installarli a muro nelle immediate prossimità del posto auto senza che si rendano necessari simili accorgimenti.

In ogni caso, al di là della lunghezza del cavo, è buona norma acquistare sempre soltanto cavi accompagnati da garanzia europea; naturalmente, nel caso in cui la Wall Box non disponga già di un cavo integrato.

Installazione interno ed esterno

In genere una Wall Box viene installata in un garage, ma può essere installata anche all’esterno, ad esempio in giardino o in un parcheggio condominiale. Nel secondo caso, è particolarmente importante che il dispositivo sia resistente alle intemperie, alle basse temperature e ai raggi UV.

L’installazione della Wall Box richiede l’intervento di un tecnico competente e certificato. Non è assolutamente consigliato tentare il montaggio fai da te, in quanto questo potrebbe causare un’installazione scorretta e non conforme alle normative. Anche la garanzia potrebbe essere invalidata.

Un tecnico specializzato si occuperà invece di tutti gli step necessari per il funzionamento della Wall Box, incluso il cablaggio, il collegamento all’impianto elettrico dell’abitazione, il fissaggio del dispositivo e tutte le verifiche del caso. Il procedimento richiederà in totale da un’ora fino a cinque in base alle circostanze.

Per cominciare il tecnico andrà a individuare la posizione più funzionale per l’installazione del dispositivo; poi procederà a effettuare dei test diagnostici dell’impianto elettrico. A questo punto collegherà la Wall Box al quadro elettrico e lo fisserà nella posizione stabilita, concludendo il lavoro con un test per verificarne il corretto funzionamento.

Le procedure legate all’installazione di una Wall Box, comunque, variano in base al fatto che si disponga di un’area privata, oppure che si desideri montare la stazione di ricarica per auto elettriche in un’area comune all’interno di un condominio.

Chi vive in un’abitazione indipendente oppure in un condomino nel quale possiede un garage, un box o un posto auto personale, non si troverà ad affrontare particolari difficoltà.
In ambito condominiale, qualora fosse necessario collegarsi alla linea elettrica comune occorrerà rivolgersi all’amministratore; lui consulterà un tecnico per installare un contatore per la misurazione dei consumi e stabilire una nuova quota per le spese condominiali dell’inquilino in questione.

Nel caso fosse invece possibile installare un contatore a parte per i propri consumi, sarà sufficiente inviare all’amministratore una comunicazione scritta e poi procedere senza attendere alcuna autorizzazione.

Se la Wall Box dovesse essere installata in un’area comune, occorrerebbe inviare all’amministratore una domanda che includa un progetto e ricevere la maggioranza dei voti dell’assemblea condominiale. In mancanza dell’assenso, sarà comunque possibile installare il dispositivo, ma a proprie spese e senza danneggiare l’area comune né alterare sicurezza e decoro della struttura.

Se invece la Wall Box fosse voluta da tutto il condominio, tutti dovrebbero contribuire alle spese, fatta eccezione per qualche condominio che non desiderasse servirsene.

Costo

In linea generale per una Wall Box il costo potrebbe andare in media dai 500 ai 2.000€. Esistono infatti diversi modelli di stazione di ricarica per auto elettrica di questa tipologia, dai più economici, composti semplicemente da una scatola portafusibili dotata di un cavo, ai più performanti, con sistemi di controllo dei consumi e varie altre opzioni, magari anche per la gestione via app.

Al costo per l’acquisto va aggiunta la tariffa dell’energia elettrica in base al gestore utilizzato, con consumi naturalmente più importanti rispetto a quelli di una normale presa elettrica domestica.

In certi casi, comunque, il dispositivo potrebbe anche essere offerto a prezzi particolarmente vantaggiosi o addirittura omaggiato con l’acquisto di un auto elettrica.

Analizzando degli specifici prezzi in base a modello e fornitore, alcune fra le tipologie di Wall Box più economiche risultano la Fiat Easy Wallbox e la Jeep Easy Wallbox con potenza fino a 7,4 kW, accompagnate da Skoda iV Charger e Volkswagen ID Charger, con potenza fino a 11kW, tutte con un costo a partire da 399€.

Seguono il Seat/Cupra Charger da 499€, il Tesla Wall Connector da 530€ con potenza massima finoa 22 kW e l’E-Station da 580€.

Il prezzo sale, a partire da 700€ cavi esclusi, per la BMW Wallbox Plus e la Mini Wallbox Plus, entrambe da 22 kW.

Per l’acquisto di una Wall Box Audi (Enel X JuiceBox) il prezzo parte poi da 854€ per 22 kW, con a seguire 879€ per una Smart Wallbox da 3,7 kW e 940€ per una Repower BITTA da 22 kW.

Dai 1000€ in su sono i costi per le stazioni di ricarica Mennekes, Enel X JuiceBox, Mercedes Wallbox e Volvo Wallbox, rispettivamente a partire da 1000€, 1200€, 1235€ e 1380€.

A questi costi va aggiunta la manodopera per l’installazione da parte di un tecnico, che in genere potrebbe partire da circa 700€ e variare in base alle circostanze di installazione.